Triennale Milano e Comune di Milano annunciano i vincitori della call for ideas, lanciata lo scorso ottobre 2019, per lo sviluppo di un Public Program che animerà l’Urban Center nel 2020.
Un ampio programma prenderà vita a partire dal 25 gennaio 2020 grazie alle 13 proposte selezionate da un comitato scientifico composto da rappresentanti di Comune di Milano, Triennale Milano, Ordine degli Architetti di Milano e Politecnico di Milano.
La call ha richiesto ad ogni partecipante di presentare una programmazione di 10 incontri, workshop, talk, conferenze, eventi e/o una proposta di ricerca da sviluppare intorno ai temi della città e i suoi cambiamenti e approfondire tematiche emergenti legate alle trasformazioni ambientali, urbane, culturali e sociali.
Dallo spazio pubblico alla scuola, dalle politiche di genere alle Olimpiadi, sono vari i temi e le modalità che verranno messi al centro del dibattito nel corso di 130 momenti pubblici – 10 per ogni proposta selezionata – e che animeranno l’Urban Center.
I progetti saranno presentati domani, giovedì 16 gennaio, alle ore 18.30 in Triennale da Pierfrancesco Maran, assessore all’Urbanistica del Comune di Milano, Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano, Lorenza Baroncelli, Direttore Artistico di Triennale Milano, e dai progettisti vincitori.
I progetti vincitori del Public Program: Pops Up di Francesco Garofalo; Mobility as Urban Factor di MIC Mobility In Chain (Federico Parolotto); Nel Perimetro di Sebastiano Leddi e Francesco G. Raganato; Osservatorio Natura Italia di Salvatore Porcaro; Milano Versus di Marco Minicucci, Gabriele Leo, Arianna Campanile, Francesca Calvelli, Giulia Pozzi e Mirko Andolina; Scuola Patrimonio Urbano di Alessandro De Magistris, Federico Deambrosis, Federica Patti, Cristina Renzoni e Paola Savoldi; Mega – Events and the City di Davide Ponzini, Zachary Jones, Nicole De Togni, Stefano Di Vita; Città ex Post di untitled architecture | Studio PARE |+ Agenzia 2791; Nudge In di Associazione Innovare x Includere; I Ching di Che Fare; Hancking Monuments di Pietro Gaglianò e Simona Da Pozzo.
Il comitato scientifico ha inoltre selezionato alcuni Progetti di Ricerca ritenuti più interessanti che saranno finanziati da Urban Center: 100 Public Spaces for Milan di Chiara Quinzi e Diego Terna, che analizza la partecipazione cittadina al progetto dello spazio pubblico, come elemento di piena e completa riconoscibilità, personale e collettiva; Sex & the City di Florencia Andreola e Azzurra Muzzonigro, che presenta una lettura di genere degli spazi urbani perseguendo il superamento dei dualismi conflittuali di genere.
“Siamo molto soddisfatti della qualità delle proposte presentate – dichiara l’assessore Maran –. Vogliamo che l’Urban Center diventi un luogo dove i milanesi possono incontrarsi, confrontarsi e portare il proprio contributo al dibattito pubblico sulla città che cresce dal punto di vista urbanistico, sociale e culturale e la varietà dei temi proposti consente di interessare un largo pubblico”.
“La collocazione dell’Urban Center all’interno di Triennale Milano – afferma Stefano Boeri – ha rappresentato una grande opportunità per creare un centro di documentazione e ricerca su Milano e sul futuro delle città del mondo. Con queste proposte, si è voluto rendere l’Urban Center uno spazio inclusivo, di narrazione e progettazione sulla città, capace di offrire momenti di dialogo e confronto per le comunità locali, i professionisti, le aziende, e anche per il pubblico”.
Ad ognuno dei vincitori è riconosciuto un contributo per l’organizzazione, la programmazione e l’allestimento dei 10 incontri quantificato complessivamente in 7.000 euro.
Le 13 proposte e i nomi selezionati
Pops Up
I POPS (Privately Owned Public Spaces), sono spazi pubblici realizzati e gestiti da privati. Il programma presentato dall’architetto paesaggista Francesco Garofalo prevede una serie di worskhop, talk e conferenze atte a dibattere sul futuro di questa tipologia di spazio aperto a Milano, analizzando le città che hanno iniziato ad affrontare la questione decenni fa.
Mobility as Urban Factor
Gli incontri promossi da MIC Mobility In Chain dell’architetto Federico Parolotto mettono al centro il tema della mobilità e dello spazio pubblico, analizzando elementi contraddittori, a volte difficilmente conciliabili, legati al cambiamento delle dinamiche urbane, anche in relazione alla crisi ambientale che stiamo attraversando.
Nel Perimetro
La chiave di racconto proposta dall’editore Sebastiano Leddi e dall’autore e regista Francesco G. Raganato è quella della fotografia, cioè dell’utilizzo dell’immagine per raccontare, analizzare e ipotizzare la trasformazione di Milano in tutti i suoi aspetti, dalle architetture alle persone, dal centro alle periferie.
100 Public Spaces for Milan- selezionato come “Progetto di Ricerca”
La formula proposta dagli architetti Chiara Quinzi e Diego Terna prevede 10 workshop con 10 studenti selezionati, guidati da tutor locali ed internazionali. Obiettivo è produrre 100 maquette su 9 tipologie di spazi pubblici milanesi (piazze, strade, parchi, piste ciclabili, orsi d’acqua…) + 1 (spazi che non hanno una chiara definizione attuale, ma che saranno futuri nuovi tipi di spazio pubblico).
Osservatorio Natura Italia
Il progetto dell’urbanista Salvatore Porcaro si propone di fare un bilancio dello stato di tutela e conservazione del patrimonio naturale italiano. Si inizierà con una riflessione sul contesto in cui sono nate le prime norme per la tutela del paesaggio, verranno raccontate diverse aree protette presenti sul territorio italiano e messe a confronto le politiche locali, si procederà con laboratori didattici con l’obiettivo di raccontare lo stato dei luoghi, far emergere le attuali criticità e individuare strategie e azioni di intervento.
Milano Versus
È possibile riferirsi a un modello Milano come strategia da applicare ad altri centri? Come si colloca la città rispetto al resto d’Italia e d’Europa? Quali sono i modelli di riferimento per Milano? La proposta degli architetti Marco Minicucci, Gabriele Leo, Arianna Campanile, Francesca Calvelli, Giulia Pozzi, Mirko Andolina e Grazia Mappa, intende mettere in discussione la narrazione di Milano costruendo un laboratorio dove assemblare un racconto corale della città.
Scuola Patrimonio Urbano
Una serie di seminari, conferenze e momenti di confronto sul tema della scuola. L’idea di fondo degli architetti Alessandro De Magistris, Federico Deambrosis, Federica Patti, Cristina Renzoni e Paola Savoldi è che insieme alla costruzione di un discorso pubblico più approfondito e consapevole sul valore della scuola, sia necessario mettere al centro gli spazi educativi come uno dei capisaldi di possibili processi di rigenerazione urbana.
Mega – Events and the City
Il rapporto tra Olimpiadi e città/regioni sta cambiando. Le recenti candidature limitano gli investimenti, riutilizzano infrastrutture esistenti e mirano alla rigenerazione. In vista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026, il ciclo Mega-Events and the City promosso dai docenti del Politecnico Davide Ponzini, Zachary Jones, Nicole De Togni e Stefano Di Vita alimenterà il dibattito pubblico con casi ed esperti internazionali.
Sex & the City – selezionato come “Progetto di Ricerca”
Quali sono i fattori che generano le diseguaglianze di genere all’interno delle nostre città? Come si relaziona il governo di Milano con le tematiche di genere e come potrebbe farlo per migliorare la vita delle donne? Attraverso 10 incontri la proposta delle architette Azzurra Muzzonigro e Florencia Natalia Andreola vuole costruire un quadro capace di integrare la dimensione di genere nella riflessione sulla città.
Città ex Post
Vi sono parti di città che non hanno conosciuto la mano di un grande progettista eppure posseggono una forte identità e si emancipano a “luoghi” attraverso lo strumento della propria narrazione. Il progetto di untitled architecture | Studio PARE |+ Agenzia 2791 individua 10 “ex post” su cui si struttura il programma di interventi, talk e conferenze per costruire i sistemi di senso di una ritrovata domesticità urbana.
Nudge In
Dal mercato comunale di Lorenteggio al teatro Ringhiera, passando per il giardino condiviso di San Vittore, il progetto dell’Associazione Innovare x Includere propone 10 incontri per raccontare 10 luoghi quasi-simbolo della trasformazione urbana, culturale e sociale di Milano, nati spesso da progetti di innovazione sociale, su cui confrontarsi per capire cosa manca e cosa si può fare per farli emergere con maggior vigore.
I Ching
Il ciclo di incontri proposto dall’agenzia Che Fare vuole esplorare 10 linee di trasformazione della sfera culturale di Milano con alcuni dei principali ricercatori e protagonisti di questi mutamenti provenienti dai settori più diversi: urbanistica, design, sociologia, economia, studi organizzativi, Cultural management, arte contemporanea.
Hancking Monuments
Il programma d’incontri promosso da Pietro Gaglianò e Simona Da Pozzo si appoggia alla ricerca avviata nel 2016 sul territorio milanese sulla percezione e l’uso che cittadini, artisti ed attivisti fanno dei monumenti. Obiettivo è implementarla e condividerla in una modalità partecipativa attraverso talk, workshop e una mappatura finale dei monumenti più significativi per i cittadini.